Comune di

Pergola

Pergola sorge alla confluenza del Cinisco nel Cesano, a circa 300 m di altitudine, non lontano da quel gibbo che si chiama Catria (1702 m) del quale Dante Alighieri, insieme all’eremo di Fonte Avellana, parla nel XXI canto del Paradiso.

Terra abitata da Umbri, Etruschi e Galli Senoni, fu dominazione romana al centro dei municipi di Sentinum, Suasa Senonum e Forum Sempronii.

Non lontano dalla consolare Flaminia, il 26 giugno 1946, furono rinvenuti i Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola (I sec a. C.) esposti nel locale museo a loro dedicato.

Borgo medievale voluto da Gubbio nel 1234 e dotata di una possente rocca voluta da Federico da Montefeltro su progetto di Francesco di Giorgio Martini, Pergola raggiunse ricchezza economica e sviluppo urbanistico nei secoli XVII e XVIII con le attività della concia delle pelli, della tintura delle fibre tessili e della lavorazione artistica del legno, ricevendo il titolo di Città nel 1752 da papa Benedetto XIV.

Fu costruito un imponente Palazzo Comunale e ricavato dai magazzini dell’Abbondanza il teatro, nuovi sontuosi palazzi nobiliari presero forma.

Tante le chiese e gli oratori da cui l’appellativo di Pergoletta Santa.

Un profumato vino rosso, il Pergola doc, la visciolata e i tartufi sono le specialità enogastronomiche di questo lembo di terra dell’alta Valle del Cesano.